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Biostimolazione del cuoio capelluto con placentex, contro calvizie e alopecia

Il capello è un elemento vivo governato da un ciclo pilare e nel cuioi capelluto vi sono circa 100.000 – 150.000 follicoli piliferi. Lo sviluppo dei capelli avviene con il succedersi di diverse fasi di crescita, di progressiva involuzione e di riposo e caduta. Ma tra i follicoli piliferi non vi è una sincronizzazione delle diverse fasi di ciclo del pelo, questa indipendenza di ogni follicolo rispetto a quelli vicini consente il rinnovo insensibile e permanente della capigliatura che avviene a “mosaico”, pertanto si verifica una caduta continua, associata ad una continua ricrescita dei capelli.
I capelli in tutti i soggetti normali, con il passare degli anni, subiscono fisiologicamente una serie di modificazioni che si evidenziano clinicamente con una diminuzione della dentistà dei capelli. Inoltre, la quantità dei capelli che cade in un individuo sano, va dai 30 ai 100 capelli al giorno.
L’alopecia androgena, o calvizia comune, è un diradamento progressivo del capillizio caratterizzato da diminuzione delle diminisioni della papilla dermica e della matrice della zona colpita. Negli uomini può iniziare in qualsiasi momento dopo la pubertà, quando i livelli sierici di androgeni crescono.
Molti capelli iniziano ad essere sostituiti da più sottili, poichè si verifica una progressiva miniaturizzazione e superficializzazione dei follicoli dei capelli che porta ad una recessione bitemporale.
Nella donna, l’alopecia androgenetica si manifesta con un diradamento dell’area del vertice dove si ritrovano capelli normali assieme a quelli miniaturizzati. E’ meno frequente di quella di tipo maschile.
L’alopecia androgenetica sia maschile che femminile presenta un caratteristico picco autunnale e talora anche primaverile, di più intensa caduta.
Il telogen effluvium (TE) invece è una caduta di capelli diffusa a tutto il cuoio capelluto che generalmente precoccupa molto il paziente.
Nel TE i capelli cadono poichè si verifica un arresto delle mitosi pilari. Il TE normalmente si divide in acuto e cronico, inm particolare il TE acuto segue a distanza di 2-4 mesi episodi emozionalemnte importanti, malattie, parto, terapie farmacologiche e si manifesta con un’importante caduta della durata di due o tre mesi che poi tende ad arrestarsi spontaneamente.
Nel TE cronico invece la caduta dura mesi o anni senza variazioni stagionali e non c’è tendenza alla guarigione spontanea.

Placentex e capelli

Il polidesossiribonucleotide (PDRN), principio attivo del farmaco Placentex è un prodotto utilizzato in clinica per favorire il trofismo dei tessuti e la guarigione di ulcere e ferite. Tale azione è attribuita ai desossiribonucleotidi e desossiribonucleosidi di cui è composto, che mediano l’attivazione di recettori purinergici. Tramite l’attivazione dei recettori purinergici A2 il PDRN favorisce lo stimolo alla proliferazione cellulare e all’attività metabolica di fibroblasti, cellule endoteliali e di altri stipiti cellulari.
E’ noto che i recettori purinergici sono presenti anche a livello delle cellule della papilla dermica costituente il follicolo pilifero, la cui stimolazione favorisce il trofismo e l’allungamento del capello. La papilla dermica del capello è una struttura mesenchimale connettivo-vascolare di cui i fibroblasti sono le cellule dominanti ed essenziali ed è riccamente vascolarizzata. Durante l’anagen si trova nel sottocutaneo in una invaginazione della matrice che la avvolge ed è ben sviluppata. In particolare è stato evidenziato che lo stimolo dei recettori purinergici della papilla dermica favorisce l’incremento a livello extracellulare del VEGF, fattore di crescita vascolare endoteliale, che, stimolando le cellule della papilla dermica favorisce la crescita dei capelli. Il punto chiave quindi risulta l’attivazione dei recettori purinergici delle DPC, e anche il minoxidil, noto principio attivo utilizzato in caso di alopecia androgenetica, agisce liberando l’adenosina intracellulare, che stimola a sua volta i recettori purinergici.
L’attivazione dei recettori purinergici determina anche l’incremento di altri fattori di crescita tra cui il FGF-7. Tale fattore di crescita è considerato un importante mediatore endogeno della normale crescita del follicolo pilifero.
Pertanto la somministrazione di Placentex può favorire l’attivazione metabolica delle DPC incrementando la sintesi di numerose proteine e fattori di crescita importanti per il trofismo del cuioi capelluto. Il trofismo indotto con la somministrazione del Placentex può essere ragionevolmente indirizzato nello stimolo delle cellule della papilla dermica, in caso di differenti forme di perdite di capelli ed in particolare per favorire e sostenere la fase di riscrescita che si verifica nel periodo autunnale sia in soggetti “normali” che in caso di alopecia androgenetica.

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