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La forfora è il problema più diffuso tra i giovani soprattutto nella fase dell’adolescenza.
Abbiamo due tipi di Forfora: grassa (steatosica) e secca (pitiriasi).

La forfora grassa si differenzia perché rimane attaccata alla cute, è giallognola e da prurito; quando cerchiamo di toglierla, grattando il cuoio capelluto, porta con sé anche il capello a cui è attaccata.
La forfora secca detta anche pitiriasi è sottile, bianca argentea, e, quando è in eccesso, la troviamo depositata sugli abiti creando non pochi problemi alle persone che ne soffrono.
Questa è la differenza in linee generali dei due tipi di forfora ma dobbiamo sapere che esistano anche forme patologiche di accumulo di forfora tipo la Psoriasi o il LIchen, ma sono malattie vere e proprie che esulano dal nostro lavoro che è prettamente cosmetologico.
Vale la pena di ricordare che la forfora in generale è dovuta ad un cambiamento significativo della flora batterica e funginea del cuoio capelluto tra cui il Pityrosporum ovale.
In conclusione la forfora sotto qualsiasi forma appaia, deve essere contrastata con antifungini o antimicrobici ,tra questi esistono in cosmetica dei principi attivi atti ad opporsi a questo fenomeno e sembrano essere con tossicità praticamente nulla cioè lo zinco piritione o il pirictone olamina.

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